domenica 18 gennaio 2009

Ultimo quarto di Luna, in Bilancia. Umido e buio

Informale

Il concetto di modernità implica una serie di conseguenze più o meno imprescindibili: un certo gusto decontracté, freschezza, leggerezza - insomma un atteggiamento giovane, o quantomeno giovanile.
Questo, talvolta, a discapito della buona educazione. Vero: il Galateo di Giovanni Della Casa risale alla metà del Cinquecento, ma questo non significa che, per quanto molti dei contenuti siano scaduti, l'idea di fondo non fosse illuminante.
La base delle buone maniere, infatti, non è affettazione né formalismo, ma la capacità di mettere gli altri a proprio agio - niente salamelecchi né cerimonie, si tratta semplicemente di trasmettere positività.
Alcune persone sono dotate di una cordialità innata, ma sono rare; il più delle volte invece si ha a che fare con degli atteggiamenti, dei filtri, delle caricature - niente di male: è quella cosa che, accontentandosi, viene definita civiltà.
Altre si sentono giovani dentro e adottano una cifra tutta informale, spacciando una sostanziale maleducazione e l'ego di un dirigibile per un atteggiamento confidenziale: "serviti pure", "fai come se fossi a casa tua", "la mia stanza sembra Hiroshima, ma non farci caso" sono tutte frasi molto pericolose. Sarebbe anacronistico pretendere di avere a che fare con dei perfetti maggiordomi o con delle inappuntabili governanti, eppure è anche attraverso i piccoli gesti retrò che si trasmettono attenzione, considerazione e affetto.
Niente vieta di accostare alla grazia un tocco di ironia o di imprevedibilità, che anzi significano calore, vita. Può capitare, ad esempio, di servire tè e biscotti alle 5 o' clock, ma di farsi scappare una goccia d'acqua bollente sulla mano; nessuno degli invitati se ne avrà a male a sentire un giustificabile "cazzo"

"Who am I, the fucking Queen of England?"

4 commenti:

When the Robins Came... ha detto...

..tranne il "giovanile", bel pezzo:-)

la zitella illetterata ha detto...

grazie, e in effetti "giovanile" è proprio tutto quello che io non sono:)

Gabriele Valerio ha detto...

Si, quest'"estetica" del giovane che deve avere la casa sottosopra, le camicie non-stirate e le mutande in bella vista e che ne è giustificato proprio perchè giovane, ha veramente rotto il cazzo. Ma tant'è, chi vuoi che a 20 anni si metta a offrire the e biscotti? Tanto, ormai, c'è l'happy hour (Dio ce ne scampi e liberi)

la zitella illetterata ha detto...

io offro tè e biscotti:)